Il baldacchino
Sotto la cupola del duomo si trova il baldacchino disegnato da Servandoni nel 1738.
Quattro grandi colonne monolitiche in marmo del Valais sopportano una trabeazione a partire della quale si elevano quattro forti volute in legno dorato. Esse sostengono degli ampi grandi drappeggi, immerse in un bagno di gesso, che ricadono armoniosamente. Sopra, il cielo movimentato da stucco da cui sorgono degli angioletti, contorna un globo terrestre sormontato da una croce, simbolo dei Certosini “Cristo salvatore e creatore del mondo”.
I due gruppi degli angeli in marmo, che animano la balaustra sono stati realizzati da Fabisch padre nel 1807.
Questo baldacchino è senza dubbio il più bello che si possa trovare in Francia.
Cielo, drappeggi, volute
I materiali :
- legno stuccato e dorato per i capitelli
- stucco per il cielo
- tessuto immerso in un bagno di gesso liquido per i drappeggi
- ferro battuto per le ferramenta delle volute
rame dorato alla foglia d’oro per il globo e la croce.
Le quattro ampie volute in legno dorato intorno alle quali si attorcigliano delle ramificazioni di palme ricadono ampi drappeggi fabbricati attraverso immersione in un bagno di gesso liquido, dipinte e dorate con motivi di giglio.
Foto Jean-Marie Reffle, Drac Lyon
Il globo e la croce
Il baldacchino è sormontato da angioletti in cartone stuccato dominati dal simbolo dei Certosini, il globo e la croce.
Foto Marie-Claude Dumont
Angeli della balaustra
Due gruppi di angeli in marmo dello scultore Fabisch, girati verso l’altare animano la balaustra. Essi hanno rimpiazzato nel XIX° gli angioletti in cartone stuccato del XVIII°.
Si noti il fregio che corre tutto intorno alla chiesa. Si nota qui l’architettura del braccio del transetto con la sua semicupola.
Foto Jean-Marie Massin, Ville de Lyon