Splendeur du Baroque

Sala capitolare

(cappella corrente Sainte Claudine)

 

Arcuata la cappella riceve la luce da una finestra rettangolare. Ha conservato un po’della sua decorazione del XVIII secolo. L’altare in legno è dipinto in falso marmo.
La cappella alta che si elevava su questo è stata distrutta da Delamonce per puntellare il duomo di archi rampanti.

Foto Philippe Dumont

Il quadro, S. Antonio abate, è l’opera luminista di Claude Vignon) (XVII°).
Il santo è riconoscibile da due attributi : il "tau" sulla spalla e la campana grazie alla quale faceva indietreggiare i diavoli.
Questo quadro si trovava prima della rivoluzione nel vestibolo della cappella reale, oggi distrutta, dei penitenti bianchi di Notre-Dame du Gonfalon.

Foto Pierre Clavel CRDP Lyon

 


La Sagrestia

La sagrestia data della prima campagna di lavori. Non è stato rimaneggiata da allora. Delle belle volte a penetrazione sono separate dai muri da una cornice. Le volte erano dipinte nel XVII secolo. Dei motivi rocaille addolciscono la sobrietà dell’architettura di cui sottolineano la struttura.

Il mobilio e le boiseries del 1620 in noce sono caratteristiche dell’epoca Luigi XIII. Dei rivestimenti fanno il giro della stanza. Delle porte a graticciata lasciano penetrare la luce a mezzogiorno. I motivo decorativi che sono sopra i rivestimenti e le porte a graticciata sono anche caratteristici del’ inizio del XVII secolo.Un Cristo in avorio al centre della stanza (XIX°). Altare in legno dipinto in falso marmo di colori vivaci.. Le sue sculture sono dorate.

Il quadro di San Bruno nel deserto è situato in una cornice appropriata : pilastri da una parte e dall’ altra frontone curvo rotto portante una palmetta. Un grande motivo rocaille e delle palme mettono in valora la croce.

 

Foto Philippe Dumont

Alta della sagrestia

San Bruno nel deserto

 

Quadro di San Bruno nel deserto da Bon Boullogne : il santo, la mano sul cranio della vanità, prega nel deserto. Degli angioletti, molto gentili, lo consolano mostrandogli la croce del Cristo. E la copia perduta, ma conosciuta tramite una gravure anonima, dedicata a don Maurin, priore della certosa di Parigi.

 

Foto Pierre Clavel CRDP

 


Il piccolo Chiostro

 

Il chiostro data della prima campagna di lavori, la sua costruzione è terminata nel 1631.
Delle arcate a tutto sesto aprono su una corte interna, cimitero dei monaci ove essi vennero sepolti fino alla chiusura della Certosa nel 1791.
La galleria è costituita di una volta a spigoli rinforzati agli angoli da degli archi doppi sporgenti.
La galleria era decorata di affreschi rappresentanti delle scene della vita di san Bruno dipinte nel XVII da Horace Leblanc e François Perrier.
Il chiostro non si visita.

 

Foto Philippe Dumont